Trasformare in realtà i sogni di pace

Presentato l'evento «Impariamo dai bambini e dalle bambine»
In questo momento in cui il mondo è ferito da drammi di portata devastante e da conflitti e guerre che «non sembrano trovare fine, serve il coraggio della pace»: tutti hanno il dovere «di apprendere dai bambini questo coraggio». Lo ha sottolineato il cardinale José Tolentino de Mendonsa, prefetto del Dicastero per la cultura e l'educazione, durante la conferenza stampa di presentazione dell'evento "Impariamo dai bambini e dalle bambine" - patrocinato dal Dicastero - che si terrà il prossimo 6 novembre nell'Aula Paolo VI con la partecipazione di Papa Francesco e di oltre seimila ragazzi e ragazze provenienti da diverse parti del mondo.
L'incontro con i giornalisti si è svolto martedì mattina, 17 ottobre, presso la Sala stampa della Santa Sede, attualmente in via dell'Ospedale. Il porporato ha fatto notare che lo spirito con il quale si terrà l'evento internazionale sarà segnato dal dolore e dall'angoscia per quello che sta succedendo nel mondo, ma con l'atteggiamento indicato dal Papa nell'annuncio dell`incontro, all'Angelus di domenica 1° ottobre: «Cari bambini, vi aspetto tutti per imparare anch'io da voi».
Il cardinale ha spiegato che vi parteciperanno bambini dei cinque continenti, con un'età compresa tra i 7 e i 12 anni. Si tratta di un'occasione per manifestare i sogni di tutti riprendendo i concetti sviluppati dal Pontefice durante la veglia di preghiera con i giovani al Circo Massimo, l'11 agosto 2018. Il cardinale ha concluso auspicando che i piccoli «siano fonte di gioia, di coraggio, per costruire una pace duratura». Successivamente, Aldo Cagnoli, scrittore e pilota, ha raccontato di aver scritto un libro sui bambini, dopo che Papa Francesco regalò a suo figlio una copia dell'enciclica Laudato si' con una dedica. È seguito l`intervento di padre Enzo Fortunato, frate minore conventuale, il quale ha evidenziato i due sentimenti che caratterizzeranno l'evento del 6 novembre: «preoccupazione e dolore nel cuore, e la speranza dei bambini», considerando che il collante dell'iniziativa è «la fraternità». Nella settimana precedente l'appuntamento, ha detto, vi saranno due momenti preparatori. Il 5 novembre, alla sera, tutte le delegazioni estere verranno accolte, nella basilica dei Santi XII Apostoli, dal ministro generale dei conventuali. Alle 12 del 6 novembre, la basilica Vaticana sarà a disposizione dei gruppi di piccoli per un momento di catechesi e una preghiera sulla tomba di san Pietro. Dalle 14,30, nell'Aula Paolo VI, fino all'arrivo del Papa, si alterneranno canti da parte del coro dello Zecchino d'oro e musiche dell'orchestra della pace, che animeranno le riflessioni sulla casa comune e le testimonianze di vari ragazzi provenienti dalle favelas di Rio e dall'Amazzonia.
Da parte sua, Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha spiegato che parteciperanno all'appuntamento bambini provenienti da ogni parte mondo: tra loro anche figli di immigrati, giunti in Italia alla ricerca di un futuro migliore, e profughi arrivati attraverso i corridoi umanitari e già inseriti nelle scuole pubbliche e nelle "scuole della pace". Impagliazzo ha anche detto che all'ingresso dell'Aula Paolo VI sarà allestita una mostra dal titolo "Facciamo pace!? La voce dei bambini sulla guerra".
È intervenuto poi Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium, che ha definito il prossimo incontro come un «evento profetico». Infine, Maria Luisa Grilletta, direttore pianificazione industriale Trenitalia, ha sottolineato come il treno sia il mezzo che unisce e collega persone e che, in un certo senso, realizza desideri. Grilletta ha spiegato che saranno messi a disposizione dei treni charter di varia tipologia, a secondo dei luoghi di provenienza dei piccoli, da Torino fino a Lamezia Terme. Saranno otto i treni dedicati, tra intercity, alta velocità e regionale, ma sono stati riservati anche dei posti e delle carrozze su altri convogli. Grilletta ha poi annunciato che vi sarà un treno speciale che partirà dalla stazione di Roma Ostiense e porterà dei bambini stranieri fino alla stazione vaticana.